Tarassaco

Credo che qualsiasi bambino abbia ben presente questa pianta. I fiori giallo acceso spiccano nel prato, lo illuminano come tante stelle. Le infruttescenze globose che si liberano dal gambo con un soffio di vento o un  fiato di bimbo, per poi veleggiare come piccoli paracadute, ancora stupiscono i più piccoli.

Sono comuni, questi fiori, in tutti i prati, e sia i fiori che i semi volanti caratterizzano il paesaggio a volte sino a estate inoltrata. Il colore giallo li fa sembrare dei piccoli solo, non è un caso che appartengano alla famiglia delle Asteracee - aster significa stella.  Ecco che ricorre il legame tra i fiori e il firmamento. Ma se con le stelle alpine il pensiero corre alle gelide notti d'alta quota, quando la luce delle stelle basta a illuminare i ghiacciai, i fiori di tarassaco evocano piuttosto le pigre sere della tarda primavera,  durante le quali ci si dilunga nei prati a parlare di futuro e d'amore.

Si consuma, il tarassaco, in molti modi. Mia nonna me lo proponeva come ingrediente del minestrone, che solo da lei accettavo di consumare.
Questa pianta ha molti nomi, ma una sola personalità. Tenace, ben piantata nella concretezza del prato, sopporta le ingiurie di bambini e adulti, pronta a offrire in cambio lo splendore delle sue corolle.

Nessun commento:

Posta un commento