Valli e monti, erbe e radici, storie antiche di vendetta e perdono, di resilienza e coraggio.
Elleboro, rosa di Natale
Alcuni, sbagliando, lo confondono con il bucaneve, ma è più precoce. Fiorisce in dicembre, in concomitanza delle feste natalizie, e meglio le rappresenta, per discrezione e purezza, rispetto all'Euforbia Stella di Natale, peraltro di origine messicana, e non autoctono come il nostro.
Quelli in commercio sono ovviamente coltivati, ma ho messo in piena terra una pianta qualche anno fa ( all'ombra, con sufficiente umidità) e ogni anno ci omaggia con i suoi fiori bianchi.
E' una pianta tossica, con proprietà medicali, che NON suggeriamo tuttavia di replicare.
Ritenevano facesse buono il sangue, pulisse le ferite e guarisse le fistole. Provoca il vomito.
Santa Ildegarda indicava l'Elleboro come utile per scacciare la follia.
Di sicuro la bellezza del suo fiore che sfida i rigori dell'inverno induce pensieri di speranza, così necessari in questi tempi bui.
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